acne
Patologie della Pelle

Acne

L’acne è una vera e propria patologia da non confondere con il fisiologico stato d’impurità della pelle tipico della pubertà. Localizzandosi prevalentemente sul viso, ma anche sul torace e sul dorso, non va mai sottovalutata a causa del disaggio sociale che questo inestetismo può causare sia in età adolescenziale che in età adulta.

Tipi di acne

La sua diagnosi viene fatta da un dermatologo in relazione al numero e alle tipologie di lesioni cutanee presenti nel soggetto che ne è affetto. Individuare il tipo di acne consente allo specialista di mettere a punto la terapia più idonea.
L’acne non è una malattia infettiva, ma uno stato infiammatorio a carico del follicolo pilosebaceo della cute che, una volta ostruito (punti neri), può essere colonizzato da batteri. Questi batteri, comunemente presenti nella pelle, si nutrono del sebo (grasso) prodotto dalle ghiandole sebacee, poste all’interno del follicolo. Sarà il loro proliferare a determinare la gravità dello stato infiammatorio. Procedendo dalle forme più lievi a quelle più gravi si distinguono i seguenti tipi di acne:
* comedonica: caratterizzata da ostruzioni sebacee (punti neri e bianchi) capaci di chiudere completamente il follicolo;
* papulosa:con piccole bollicine rosse piuttosto sensibili al tatto;
*pustolosa: si tratta dell’evoluzione infiammatoria delle papule che presenteranno una punta rigonfia, giallastra e piena di pus (brufoli o foruncoli);
* nodulare: si è in presenza di lesioni facilmente distinguibili al tatto, dure, dolorose e profonde;
* cistica: caratterizzata dalla presenza di bolle dolorose, grandi e piene di pus;
* conglobata: si tratta di un tipo di acne piuttosto rara, con molti noduli e cisti collegati sotto la cute.
Le differenti tipologie di lesioni acneiche descritte possono essere compresenti nel soggetto, determinando lo stadio di evoluzione della patologia.

Cause dell’acne

La moderna scienza dermatologica considera l’acne come una malattia multifattoriale in cui più cause, genetiche e ambientali, favoriscono l’insorgere della patologia. La predisposizione genetica non è naturalmente predittiva dell’insorgere dell’acne, ma i soggetti acneici hanno maggiori probabilità di sviluppare la patologia nelle sue forme più severe. In tali soggetti, infatti, si è osservata una maggiore produzione di sebo (grasso) da parte delle ghiandole sebacee. Il rapporto diretto esistente tra l’attività di queste ghiandole e gli ormoni sessuali, in particolare gli androgeni, fanno della pubertà l’età principe in cui le prime forme di acne possono manifestarsi.
Anche l’alimentazione può avere una certa influenza sull’acne, soprattutto per ciò che concerne l’assunzione di carboidrati a pronto assorbimento (es. glucosio e lattosio), presenti nei farinacei raffinati (tipo 00) e nel latte e suoi derivati. Criminalizzare determinati alimenti, tuttavia, è un errore. Sono le quantità consumate che devono destare preoccupazione. Alimenti come ad esempio salumi o cioccolato, soprattutto se fondente, sono stati, diciamo pure, ampiamente riabilitati.
Altro fattore che facilita l’insorgere dell’acne o ne determina un suo peggioramento è lo stress. I meccanismi d’azione sono piuttosto complessi e riguardano sia la produzione diretta di molecole atte a peggiorare lo stato infiammatorio della pelle che l’interferenza con il sistema ormonale (aumento degli androgeni).
Anche igiene e cosmesi giocano un ruolo di una certa importanza nella formazione dell’acne. L’uso di detergenti troppo aggressivi o eccessivamente grassi e soprattutto di cosmetici contenenti alcuni principi attivi, come ad esempio petrolati e siliconi, possono determinare l’insorgere della patologia o aggravarla. Queste sostanze (prodotti comedogenici), interferendo con la traspirazione cutanea, inducono la formazione di impurità e punti neri.
Tra gli altri fattori ricordiamo ancora: il fumo, i disturbi a carico della tiroide, ma anche malattie metaboliche come ad esempio il diabete o l’ovaio policistico. La pelle, infatti, viene oggi considerata come un vero e proprio organo sentinella.

Prevenzione e cura dell’acne

Non tutto è negativo quando si parla di acne. Una ricerca condotta dal King’s College di Londra e pubblicata nel Journal of Investigative Dermatology ha evidenziato che chi ha sofferto di acne in età adolescenziale vedrà ritardare la comparsa delle rughe in età adulta (C. Cucciatti, Più acne, meno rughe. “Il segreto è l’iper reattività della pelle”, Repubblica.it 2016). Nonostante ciò, tuttavia, è una patologia da prendere molto sul serio attraverso l’aiuto di specialisti dermatologi, i soli a potere effettuare diagnosi e predisporre terapie mirate. Il fai da te, soprattutto in età giovanile, è assolutamente sconsigliato.
Parlare di prevenzione primaria dell’acne, proprio per le cause endogene che la determinano, è aleatorio. Ma molti sono gli accorgimenti che possono essere messi in atto al momento della sua comparsa. Si premette che, a differenza di quanto generalmente si pensi, l’acne non viene trasmessa da soggetto a soggetto, né si diffonde da un punto all’altro della cute semplicemente sfregando parti interessate con zone prive di lesioni. Buona norma, però, è quella di non spremere né i punti neri né i così detti brufoli, per evitare un approfondimento e peggioramento delle cicatrici d’acne. Pulizia del viso e make-up vanno effettuati con prodotti idonei al tipo di pelle, scegliendo formulati non comedogenici e su consiglio del dermatologo. Il regime alimentare dovrà poi prevedere un maggiore apporto di frutta e verdura, legumi e farinacei integrali.
Le terapie da adottare per la cura dell’acne dipendono dal livello di gravità della sua espressione e vanno tarate sulla percezione del paziente, presentando questa patologia un’elevata componente psicologica. Esistono terapie topiche (creme, gel, lozioni) e terapie sistemiche (farmaci da ingerire per bocca). Le prime vengono preferite nei casi di acne lieve o moderata. Le creme di ultima generazione sono molto efficaci riuscendo a penetrare in profondità e si pongono come obbiettivo la risoluzione delle lesioni. Nel caso di acne gravi tali rimedi, purtroppo, non risultano sufficienti e si ricorre a farmaci, prevalentemente antibiotici, aventi lo scopo di ridurre o eliminare l’infiammazione profonda. Tuttavia, a causa degli innumerevoli effetti collaterali legati ad una terapia antibiotica di lungo periodo, il loro uso negli ultimi anni è stato sempre più limitato. Importante è sottolineare che le terapie per la cura dell’acne sono piuttosto lunghe, vanno quindi seguite sotto lo stretto controllo medico e con grande pazienza e costanza


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